(23) E’ in Sicilia il maggior numero di sperimentazioni HF
E’ di 84 adulti (a cui si devono aggiungere anche 67 figli), il numero delle persone accolte nelle progettualità Housing First delle organizzazioni attive in Sicilia, rilevato alla data del 30 luglio 2015. Il report realizzato da Paolo Molinari, membro del comitato scientifico di fio.PSD, descrive le esperienze siciliane del network Housing First Italia (di seguito NHFI) alla verifica valutativa realizzata nel corso del 2015.
Il NHFI è costituito da 53 enti e organizzazioni operanti in diverse realtà del paese con una diffusione in 10 regioni italiane: Piemonte, Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria e Sicilia.
Le organizzazioni che hanno già intrapreso la sperimentazione sono complessivamente 28 sul totale dei 43 progetti dichiarati al momento dell’adesione del NHFI e nei quali si riconoscono le organizzazioni (in 3 progettualità gli enti titolari del progetto (Comuni) lo hanno avviato con soggetti gestori privati, anch’essi iscritti al NHFI).
I progetti sperimentali attivi sono distribuiti in dieci realtà regionali, dal nord al sud d’Italia: la Sicilia, con 12 progetti attivi, è il contesto regionale con il maggior numero di sperimentazioni di tutto il NHFI.
In Sicilia tutti gli enti aderenti al NHFI fanno riferimento a organismi ecclesiali: gli enti aderenti e attivi sono tutti ascrivibili alle Caritas dei diversi territori.
Le persone accolte in Sicilia sono prevalentemente famiglie composte da persone sole con figli, coppie con figli o senza figli (il 59,5%), mentre i restanti (il 40,5%) sono adulti accolti individualmente. Mentre le organizzazioni del NHFI prevalentemente accolgono adulti singoli, gli enti in Sicilia sperimentano invece modalità di accoglienza di interi nuclei familiari.
Ed è proprio l’accoglienza di nuclei familiari a differenziare le esperienze siciliane dalle restanti realtà regionali del NHFI; accogliere famiglie in condizioni di povertà economica e abitativa, con una presa in carico dell’intero nucleo, non è una prassi abituale nei servizi assistenziali e proprio per questa specificità di accoglienza e di sostegno l’esperienza siciliana sperimenta pratiche specifiche sia pur nei principi dell’approccio HF.
Il dibattito sul target, infatti, è stato oggetto di ampio confronto nel NHFI. Anche nei diversi contesti internazionali in cui il metodo HF si è stabilizzato con esperienze permanenti il nodo del target è sovente oggetto di analisi e di riflessione; di fatto non esiste un’unica e prevalente tipologia di disagio a cui HF può dare risposta bensì sono i principi di base del metodo che supportano l’operatività e gli interventi. Sono i bisogni e gli interventi delle sperimentazioni che di fatto caratterizzano territorialmente le diverse esperienze.
Il target dei senza dimora cronici (la cronicità della condizione si caratterizza per abuso di sostanze, procedimenti giudiziari, precarie condizioni di salute fisica e psichica), ad esempio, è per un gruppo significativo di riferimento per la maggioranza dei progetti attivi del NHFI con una forte incidenza nelle regioni del nord Italia. In Sicilia la situazione si caratterizza per un target che privilegia le povertà economiche e il disagio abitativo più che gli aspetti di cronicità come sopra identificati: prevale infatti un target riferito a persone, adulti e famiglie, migranti in condizioni di forte disagio abitativo e sociale.
La condizione professionale dominante degli adulti accolti nei progetti HF siciliani è l’assenza di lavoro. Gli occupati non superano il 10,7% e i pensionati il 3,6%. Le persone senza lavoro (disoccupati e in cerca di prima occupazione) costituiscono il 70,2 % degli adulti accolti a cui si devono aggiungere le persone non attive: casalinghe, invalidi e inattivi.
Gli adulti di cittadinanza italiana accolti singolarmente costituiscono il 67,6 % del totale degli adulti singoli, mentre gli adulti italiani accolti con i rispettivi nuclei familiari rappresentano l’80,0% del corrispettivo totale riferito alle famiglie; i figli accolti complessivamente sono 67, di cui l’80,6% italiani. I nuclei familiari sono complessivamente 32: 14 nuclei di coppie con figli,4 di coppie senza figli e 14 nuclei di donne sole con figli.
La struttura per classi di età è differenziata anche: trattandosi di famiglia prevalgono le età comprese tra i 30 e i 50 anni; segue la fascia d’età compresa tra i 50 anni e più, prevalentemente tra gli italiani; nelle fasce d’età inferiori ai 30 anni il rapporto in valore assolto è quasi identico tra italiani e stranieri, anche se in percentuale prevalgono le persone straniere.
Lo stato civile delle persone accolte conferma che se le singole vicende umane e i percorsi di vita precedenti l’accoglienza registrano status familiari articolati: in larga maggioranza gli adulti accolti sono coniugati (il 34,5%) a cui seguono i celibi (il 28,6%) e i separati (22,6%). La condizione di separato o divorziato caratterizza invece esclusivamente gli adulti italiani.
Ulteriori aspetti del profilo socio anagrafico delle persone accolte si possono cogliere analizzando il titolo di studio. La rilevazione fa emergere un percorso di studio di basso livello: il 14,3% non è in possesso dell’obbligo scolastico conseguito da un ulteriore 22,6% che è in possesso dell’obbligo scolastico. Hanno frequentato le superiori di I grado il 29,7% delle persone accolte (cfr. tab. 8). I restanti hanno in maggioranza acquisito un titolo di scuola media superiore di II grado o l’università.
Le organizzazioni attive che in Sicilia stanno sperimentando l’approccio HF, anche a seguito del percorso intrapreso, giustificano la loro scelta principale su tre motivazioni principali. Innanzitutto prevale la motivazione relativa all’opportunità di consolidare e promuovere esperienze nei confronti delle persone senza dimora. Aderire al NHFI è un’opportunità per riflettere e ripensare le pratiche in essere. In alcuni contesti anche un’opportunità per costruire soluzioni ritenute non adeguate o insufficienti. Una seconda motivazione è collegata al tema dell’abitare, alle esperienze di housing sociale e alla casa come diritto essenziale per le persone. Un’ulteriore motivazione è riconducibile all’approccio HF, ai suoi principi e alle sue metodiche; le opportunità di formazione sono state occasioni per cogliere le innovazioni che l’approccio propone.
“Il lavoro che viene fatto quotidianamente dalla rete siciliana – ha commentato il vice presidente della fio.PSD, Domenico Leggio – vuole testimoniare che le forze migliori e sane dell’isola possono e devono assumersi la responsabilità di vivere il contrasto alla povertà come un dovere morale e politico”.
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